Museo Casa Don Bosco ospiterà da venerdì 11 giugno a domenica 1 agosto la mostra temporanea Casula. Interpretazioni, realizzata in collaborazione con Atelier Sirio.
Il nome casula deriva, come indica il teologo Isidoro di Siviglia (560-636), da piccola casa, spiegazione che si adatta alla forma tipica della veste che all’origine avvolgeva completamente chi la indossava. La casula medievale segna la prima tappa del percorso di ricerca artistica al centro della mostra. La moderna tecnica a patchwork vuole suggerire l’universalità della Chiesa, costruita dal Popolo di Dio formato da tutte le nazioni della Terra.
In anticipo sul Concilio Vaticano II (1962), una serie di artisti ha realizzato casule ampie e panneggianti, stravolgendo la tradizione di allora. Risale al 1958 la casula in tecnica arazzo realizzata su disegno di P. Costantino Ruggeri.
Partendo da queste pietre miliari, il percorso prosegue con casule nate da un’indagine artistica che parte dal rinascimento fiammingo, con il progetto dell’architetto Marcella Gabbiani ispirato a L’Ascesa all’Empireo (in 1505-1515) di Hieronymus Bosch, passando per la secessione viennese con Gustav Klimt e i suoi sfondi dorati, per l’espressionismo di Vincent Van Gogh e la sua Notte stellata (De sterrennacht, 1889) fino ad arrivare a quello astratto della Cappella Rothko (Rothko Chapel, 1971) dell’omonimo artista e al De Stijl dell’olandese Piet Mondrian con Composizione n. 10 (molo e oceano) (Ocean and pier, 1915).
Ingresso libero c/o Museo Casa Don Bosco, via Maria Ausiliatrice 32 – 10132 Torino (TO)
ORARI: mar e gio: 9.30-12.30 / mer e ven: 15.00-18.00 / sab e dom: 9.30-12.30 15.30-18.30
Chiuso il lunedì
Maggiori informazioni: Museo Casa Don Bosco – Casula. Interpretazioni.